Il sostegno psicologico

Una delle domande più frequenti durante i primi colloqui riguarda la differenza tra psicologo e psicoterapeuta. Le informazioni sono fondamentali, ancor di più quando dobbiamo scegliere per la nostra salute, vediamo allora di chiarire i ruoli e le competenze specifiche per poter scegliere consapevolmente!

Diversamente dallo psicoterapeuta, lo psicologo non è impegnato nella risoluzione di sintomi dovuti a disadattamento e psicopatologia. L’obiettivo dello psicologo è quello di conoscere, migliorare e tutelare il benessere psicologico e la salute di persone, famiglie e comunità. Tuttavia la domanda nasce spontanea: come faccio a sapere, da solo, se ho bisogno di uno psicologo o di uno psicoterapeuta? La risposta è nel colloquio clinico con lo psicologo, dopo aver condotto le opportune valutazioni sarà lo psicologo ad indicare il percorso più adatto al paziente!

È importante sottolineare come lo psicologo lavori con il benessere, non con la patologia, infatti tra le attività caratterizzanti troviamo la prevenzione, ossia la valutazione delle situazioni di rischio per poi intervenire con informazione, educazione e sensibilizzazione. Le attività di prevenzione riguardano la promozione del benessere e della salute insieme alla modifica di comportamenti a rischio, con l’obiettivo di una maggiore qualità della vita. Un esempio può essere l’attività di prevenzione di condotte sessuali a rischio con gli adolescenti.

Altra attività psicologica è la diagnosi, un atto conoscitivo che porterà alla definizione di un piano di trattamento che potrà comprendere le attività di abilitazione e riabilitazione. La prima riguarda il potenziamento di abilità già presenti nell’individuo, mentre la seconda si riferisce al recupero di abilità o competenze che hanno subito una modificazione, una perdita o un deterioramento, per tornare ad uno stato di benessere. In questo caso un esempio è il lavoro con chi ha subito un evento traumatico, si procederà con il potenziamento delle abilità individuali non intaccate dall’evento e contemporaneamente si andranno a recuperare le abilità compromesse.

Il counseling, o consulenza psicologica,è un’attività spesso poco chiara o di facile fraintendimento, è quindi bene sottolineare che anch’essa rientra tra le attività caratteristiche dello psicologo, come recentemente evidenziato dal Ministero della Salute.

Lo scopo del counseling è rinforzare le capacità di scelta dell’individuo, motivarlo e sostenerlo durante una fase di crisi o di transizione potenziando il problem solving nella direzione di un cambiamento. Pensiamo alla situazione di stallo che può verificarsi all’uscita dalla scuola superiore dopo l’esame di maturità.

Infine, abbiamo l’intervento di sostegno psicologico, esso riguarda obiettivi circoscritti generalmente riconducibili ad eventi e difficoltà specifici. Abbiamo quindi un evento preciso che chiede di riorganizzarsi e attraverso il sostegno psicologico l’individuo avrà possibilità di chiarire la problematica per trovare nuove modalità di agire e superare così la difficoltà. Lo scopo del sostegno psicologico è il miglioramento della qualità della vita che può esprimersi attraverso il contenimento di una specifica situazione, l’ottimizzazione delle relazioni ed il miglioramento dell’equilibrio dell’individuo. Tutto questo potrebbe riferirsi alla fine di una relazione sentimentale, che obbliga a riorganizzarsi sul piano concreto ma soprattutto emotivo.

A questo punto non ci sono più scuse! Sappiamo che lo psicologo non è per i “matti” ma per chi deve affrontare dei cambiamenti, si sente bloccato nelle proprie scelte, sta affrontando situazioni di vita complesse o semplicemente ritiene di poter raggiungere uno stato di maggiore benessere aumentando la propria qualità della vita!