Quando parliamo di studio pensiamo immediatamente ai risultati, la logica è “studia e otterrai buoni risultati”. Questa logica contiene un messaggio segreto: “i risultati dipendono dal tuo impegno e dalla tua intelligenza”.

Così, quando ottengo un risultato insoddisfacente, inizio un dialogo interiore negativo: forse non sono abbastanza intelligente? Probabilmente non mi sono impegnato abbastanza. L’unica cosa certa è che mi sento incapace, sono arrabbiato perché potevo fare di più ma non sono riuscito, ce l’ho con me stesso e mi deprimo, ad essere sincero mi vergogno anche un po’. In passato riuscivo anche ad ottenere buoni risultati, mentre adesso ho difficoltà a concentrarmi!

Perché mi succede questo?

Studiare è strettamente legato alla nostra capacità di autoregolazione: ossia la capacità di attivare quei meccanismi che ci permettono di regolare emozioni, aspettative, motivazioni per raggiungere l’obiettivo!

Troppo spesso siamo abituati a pensare allo studio come semplice memorizzazione di informazioni, in realtà si tratta di un’attività complessa, che richiede la messa in campo di pianificazione, predizione della prestazione, esecuzione e controllo, valutazione dei risultati.

Un altro aspetto che può influire in modo significativo sui risultati dell’apprendimento, sono le strategie di self-handicapping o di auto-sabotaggio: per ognuno di noi è fondamentale mantenere un valore di sé elevato e così cerchiamo di evitare il rischio di fallimento.

Sebbene in un primo momento queste strategie ci procurino sollievo, spesso finiscono per trasformarsi in circoli viziosi che rafforzano il sentimento di inadeguatezza: il disimpegno ostacola il nuovo apprendimento!

Un altro elemento significativo sono gli stili motivazionali: nello stile ottimistico gli obiettivi sono chiari, autostima e fiducia in sé stessi sono elevati, ci sentiamo entusiasti ed interessati al compito. Nello stile pessimistico il concetto di sé è negativo, fiducia e autostima sono scarse, gli obiettivi non sono chiari, intelligenza e capacità sono considerate immutabili e tutto questo genera ansia, abbattimento e tristezza quando dobbiamo affrontare il compito.

Ma come faccio ad affrontare tutto questo? Come risolvo il problema?

La Metodologia MILAR ha l’obiettivo di potenziare la comprensione e l’analisi critica. Permette di sviluppare strategie di comprensione profonda del testo attraverso:

• Valutazione e controllo dell’autoregolazione
• Uso di mappe mentali e concettuali
• Gestione efficace dell’ambiente di studio e dello stato psicofisico
• Elaborazione di obiettivi di studio specifici, concreti ed automotivanti.

Grazie a questa metodologia è possibile modificare e migliorare il proprio stile di apprendimento, sia nel caso della scuola superiore che dell’università.

Non minimizziamo la situazione illudendoci di “attraversare solo un periodo”: rischiamo di rimanere incastrati in circoli viziosi, perdere tempo prezioso, andare avanti nella nostra carriera scolastica con risultati poco soddisfacenti e penalizzanti, sentirci incompetenti ed operare scelte di vita in base a convinzioni negative su noi stessi!

Dai una svolta alla tua carriera scolastica e liberati una volta per tutte da convinzioni e sentimenti negativi legati allo studio!